“Sentite buona gente-La collezione e le ricerche musicali di Roberto Leydi”

Dal 17 maggio all'8 novembre 2009, presso il Castello di Sasso Corbaro (Bellinzona, Ticino), in mostra la Collezione di Roberto Leydi, conservata presso il Centro di Dialettologia e Etnografia.

All'esposizione faranno da corollario manifestazioni di vario tipo (concerti, proiezioni, conferenze) che permettono di evidenziare i molti aspetti della vita e del lavoro dell'etnomusicologo che nel 2002 ha donato i suoi materiali al Centro di dialettologia e di etnografia (CDE) di Bellinzona.

 

Roberto Leydi iniziò la sua attività di ricercatore dedicandosi alle musiche del 20.mo secolo e al Jazz. Dalla metà degli anni ’50 concentrò poi la sua esperienza allo studio della musica popolare e al suo influsso nella storia sociale.Nella sua carriera Leydi ha pubblicato numerosi saggi. Tra i più noti, L'altra musica, Giunti-Ricordi 1991, e I canti popolari italiani, Mondadori 1973. Ha inoltre promosso importanti iniziative editoriali e discografiche, come ad esempio la pubblicazione della collana di dischi Albatros, i Dischi del Sole ed è stato tra i fondatori dell'Istituto De Martino nonché organizzatore di eventi e spettacoli sulla cultura popolare (vanno ricordati Milanin Milanon, Sentite buona gente e Bella Ciao), che sono stati di impulso - assieme all'attività del Nuovo canzoniere italiano - allo sviluppo della riproposta di musica popolare in Italia.

Dagli anni ’60 collaborò intensamente con la RSI, sia per la televisione (Enciclopedia TV, D’altri canti, A suon di Banda…) sia per la Rete Due dove teneva una sua rubrica regolare: Sentite buona gente

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