Polo Museale Prof. Giuseppe Stifano
IL COMUNE
Il Comune di Moio della Civitella è parte integrante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e ospita un importante sito archeologico: la Civitella, un avamposto militare legato al celebre parco archeologico di Velia.
Da sempre legato alla tradizione agricola, il territorio di Moio della Civitella ha sviluppato una significativa vocazione per la viticoltura. Un documento del XVI secolo attesta che, già all’epoca, Moio e Pellare esportavano vino, rifornendo persino la Corte vicereale di Napoli.
Moio della Civitella e la sua frazione Pellare, sono parte integrante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nel cuore del Cilento, e sorprendono per le antiche radici e le vedute spettacolari.
Qui possiamo scoprire i resti di un antico insediamento del VI secolo a.C. (il sito Archeologico della Civitella), visitare il Museo della Civiltà Contadina e il suggestivo Mulino ad Acqua che rievoca tradizioni secolari. Moio e Pellare, pur conservando le loro radici antiche, sono oggi vivaci centri culturali, dove eventi come il festival degli artisti di strada "Mojoca" e "AUTOCTONO, festival del vino" (legato ad un progetto di riscoperta della millenaria tradizione vitivinicola locale) animano il territorio, trasformando queste comunità in una meta imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica fatta di arte, storia e tradizione. Un viaggio a Moio e Pellare è un tuffo nel passato che si rivela sorprendentemente attuale.
IL POLO MUSEALE PROF. GIUSEPPE STIFANO
Il Polo Museale Prof. Giuseppe Stifano nasce con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio storico e culturale della comunità. Attivo dal 2016, è il risultato di un lungo percorso iniziato negli anni ’80 grazie all’impegno di Giuseppe Stifano: insegnante, poeta, scrittore e studioso di antropologia, profondo conoscitore delle tradizioni locali.
Negli anni ’70, Stifano avvia una meticolosa ricerca sul campo, raccogliendo oggetti legati alla vita rurale cilentana. Nel 1980 organizza la prima mostra dedicata alla cultura contadina del Cilento, evento che getta le basi per la nascita del museo. Grazie alla sua dedizione e al coinvolgimento della comunità, il progetto cresce e si arricchisce nel tempo, fino a diventare la realtà consolidata di oggi.
Il Polo Museale comprende:
Il Museo della Civiltà Contadina
La Biblioteca
L’Antiquarium (attualmente in fase di allestimento)
Il Vecchio Mulino, un mulino ad acqua del '700 ancora funzionante
IL MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA
Il Museo della Civiltà Contadina, nell’antico palazzo nobiliare Torrusio, è il primo e più completo museo etnografico del sud della provincia di Salerno. Offre un’immersione autentica nella vita rurale cilentana, raccontando i valori, le tradizioni e le pratiche quotidiane che hanno segnato la storia del territorio.
La collezione conta oltre 1.000 manufatti esposti e altri 1.000 conservati in deposito, con reperti che spaziano dalla fine del XVII all’inizio del XX secolo. Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni tematiche, ognuna dedicata a un aspetto della cultura contadina:
• Produzione vitivinicola
Strumenti e documenti sulla coltivazione della vite e la produzione del vino. Tra i pezzi più rari spicca un torchio vinario, realizzato secondo il modello greco e successivamente adottato dai Romani, noto come torchio di Catone.
• Arti e mestieri
Ricostruzione fedele delle antiche botteghe artigiane, tra cui quelle di calzolaio, falegname, fabbro e tessitore, con strumenti originali dell’epoca.
• Produzione olivicola
Esposizione di attrezzi per la lavorazione delle olive, tra cui una grande macina in pietra arenaria e un raro torchio in legno del XVII secolo utilizzato per la spremitura.
• Produzione cerealicola
Collezione di utensili agricoli storici, tra cui un raro aratro a chiodo e strumenti tradizionali per la trebbiatura del grano.
• Casa del contadino
Ricostruzione di un’abitazione rurale con cucina, forno, un mulino domestico in pietra arenaria e arredi tipici dell’epoca.
• Camera padronale
Un fedele allestimento della camera da letto di una famiglia benestante del XIX secolo, con mobili decorati e suppellettili originali.
• Vita religiosa
Sezione che evidenzia il forte legame tra fede e mondo contadino, con un focus sul ruolo sociale della confraternita locale, fondamentale per la comunità, attraverso oggetti liturgici, documenti e testimonianze.
Attraverso un percorso coinvolgente e dettagliato, il Museo della Civiltà Contadina custodisce e racconta l’identità di un mondo ormai scomparso, permettendo ai visitatori di riscoprirne usi e tradizioni.
L’UNICUM
All’interno di un museo della civiltà contadina, è molto raro trovare un "pezzo unico", poiché la cultura contadina ha sempre prodotto oggetti d’uso quotidiano, spesso realizzati con materiali poveri. Ebbene, il museo di Moio della Civitella ne possiede uno: un manufatto in pietra arenaria rinvenuto nel 1978 in una cantina del centro storico di Pellare. Probabilmente proveniente dalla collina della Civitella (sito archeologico), questo oggetto è stato più volte riutilizzato e modificato nel corso dei secoli (di sicuro una macina trasformata poi in base di torchio).
Ciò che lo rende straordinario sono le nove incisioni presenti sulla superficie, studiate anche dal professor Domenico Ienna dell'Università Sapienza di Roma. Questi simboli, probabilmente risalenti all’XI secolo d.C., suggeriscono un utilizzo cerimoniale e rituale. Le rappresentazioni scolpite sembrano evocare concetti come cielo-terra, sacro-profano, e la propiziazione sovrannaturale, riflettendo un profondo legame tra il mondo cosmico e la spiritualità umana.
INDIRIZZO
P.zza degli Eroi, 2 – 84060 – fraz. Pellare - Moio della Civitella – SA
CONTATTI
Direttrice del Polo Museale
Arch. Giuseppina Del Giudice
Tel. +39 347 9476328
Info e prenotazioni
Dott. Vincenzo Merola
Tel. +39 342 5780106
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ORARI DI APERTURA
Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 18:00.
Chiuso il lunedì.
Si consiglia di verificare giorni e orari di apertura contattando la struttura.