Che Fare: un premio di 100.000 euro per la cultura

Che Fare: un premio di 100.000 euro per la cultura e l'innovazione

Imprese sociali che con azioni concrete, aperte e indipendenti affermano che Cultura è Sviluppo

Mentre il mondo delle start–up è in crescita grazie alla sua natura profit, il mondo della cultura in Italia è abituato da decenni a relazionarsi (principalmente) con le istituzioni pubbliche per attingere a fondi e contributi.

Oggi questo modello è in profonda crisi ed è dunque quanto mai fondamentale immaginare e sperimentare nuove ipotesi di lavoro.

E' possibile nell'attuale contesto di crisi individuare nuove formule adatte a sostenere il mondo della cultura e insieme quello delle imprese che lavorano sull’innovazione?

Non è soprattutto un problema culturale la diffusa convinzione che non sia possibile far nulla per contrastare la sfiducia e la mancanza di prospettive in cui viviamo?

Per rispondere a queste domande la rivista doppiozero ha lanciato “Che Fare”, un premio che mette in palio 100 mila euro destinati al progetto vincitore e ha lo scopo di promuovere iniziative che coniughino felicemente sostenibilità economica, coesione sociale e cultura.

Che Fare è una piattaforma partecipativa per la mappatura, la votazione e la realizzazione di progetti di innovazione culturale realizzati da imprese sociali profit e non–profit in Italia.

L'iniziativa ha lo scopo di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove reti della cultura tra imprese culturalicon alto contenuto di innovazione e ad alto impatto sociale.

Il premio supporta inoltre la costruzione di nuovi modelli di business economicamente e socialmente sostenibili, incentivandone le dinamiche positive.

In questo senso, condividiamo l’attenzione posta alle sorti del nostro Paese espresse dal manifesto per la cultura della Domenica del Sole 24 Ore. A quelle domande, Che Fare risponde con azioni concrete, aperte e indipendenti.

I progetti devono essere presentati tramite www.che–fare.com

I criteri richiesti ai progetti sono i seguenti:

  • promozione della collaborazione;
  • ricerca di forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura;
  • scalabilità e riproducibilità;
  • sostenibilità economica nel tempo;
  • promozione dell’equità economica dei lavoratori; impatto sociale territoriale positivo;
  • impiego di tecnologie e filosofia opensource;
  • coinvolgimento delle comunità di riferimento e dei destinatari del progetto presentato nella comunicazione delle proprie attività.


Guarda il Video e partecipa al premio Che Fare 

Il bando resterà aperto dal 24 settembre al 3 novembre 2012 e si rivolge principalmente al mondo della cultura, dell’innovazione sociale e alla società civile: imprese sociali, fondazioni, associazioni e organizzazioni culturali profit e non–profit.

La prima fase del bando (24 settembre – 3 novembre 2012) consiste nella raccolta dei progetti, che verranno poi selezionati da un team di esperti (4 – 11 novembre 2012).

Nella seconda fase (12 novembre 2012 – 13 gennaio 2013) i 40 migliori progetti saranno messi on–line al fine di essere votati dal pubblico direttamente sul sito di Che Fare.

Durante questo periodo gli utenti avranno la possibilità di finanziare i progetti preferiti, sostenendoli tramite il crowdfunding (in collaborazione con Eppela), indipendentemente dalla vittoria del premio o dal numero di voti ricevuti.

Tutti i partecipanti avranno modo di autonarrarsi attraverso i media civici per l’informazione partecipativa svilupppati dalla Fondazione <ahref (www.civiclinks.it) e loro interviste verranno pubblicate sulla principale rivista on–line di economia culturale (Tafter).

I cinque progetti che avranno raggiunto il più alto numero di voti verranno valutati da una giuria di personalità di spicco del mondo della cultura (Andrea Bajani, Roberto Casati, Paola Dubini, Gianfranco Marrone, Armando Massarenti) che sceglierà il progetto più meritevole e maggiormente in linea con gli scopi e i requisiti del bando.

La proclamazione del progetto vincitore avverrà il 29 gennaio 2013.

Esso avrà l’opportunità di farsi coadiuvare da una struttura specializzata (Avanzi) nella definizione degli indicatori adatti alla misurazione delle proprie performance sociali e ambientali. Avanzi e Make a Cube monitoreranno periodicamente il buon andamento del progetto (sostenibilità sociale ed economica), supportandolo nella rendicontazione delle spese sostenute. Durante il percorso si svilupperanno momenti formativi sui temi dell’innovazione sociale (in collaborazione con Meet The Media Guru).

In particolare, per quanto riguarda il coinvolgimento delle comunità cui si riferiscono i progetti, la Fondazione <ahref (centro di ricerca e di sviluppo che valorizza l'innovazione sociale promuovendo la partecipazione civica attraverso la collaborazione in rete) propone un percorso narrativo parallelo alla pubblicazione delle idee progettuali concorrenti.

Questo percorso narrativo partirà dal porre una semplice domanda agli abitanti dei territori in cui operano le imprese partecipanti: “Come il progetto presentato porta valore sociale al territorio in cui si inserisce?”

In tal modo, oltre a raccogliere indicazioni utili attorno alla qualità delle idee concorrenti, si potranno stimolare le imprese a costruire un rapporto proficuo coi propri territori, valorizzando ogni progetto anche oltre la possibilità di finanziamento tramite il premio.

Partendo dall'assunto che Cultura è Sviluppoecco una domanda per le lettrici e i lettori: come definire il valore sociale che un progetto può generare (o liberare) per un territorio e una comunità concreta? (per rispondere basta commentare in fondo alla pagina)

Da questo spunto ci auguriamo di poter raccogliere una varietà di elementi capaci di arricchire l'osservazione di percorsi di auto-narrazione e di processi di progettazione socio-culturale emergente, validi per la sperimentazione costituita dal premio Che Fare e auspicabilmente da estendere o replicare anche in altre occasioni per facilitare ancora nuova cultura ed economie.

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Che Fare è un progetto di doppiozero ed è co–prodotto in collaborazione con AvanziMake a cube,Fondazione <ahrefTafterMeet the Media GuruEppela. Media partner: Domenica – Il Sole 24 Ore

Contatti:

Facebook: PremioCheFare
Twitter: che_fare

Associazione culturale doppiozero 
Via A. Fioravanti, 3 – 20154 Milano
02 45495593 – 02 45494988

Marco Liberatore – responsabile comunicazione 
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Bertram Niessen – project manager 
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Simbdea, società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici.

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