Ridurre i conflitti interculturali attraverso il patrimonio

READ-ME - Rete europea delle Associazioni delle diaspore 
e dei Musei etnografici

“[S]oggetti migranti”

Prove di dialogo in museo
Laboratorio tecnico-scientifico

Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini


Sabato 21 gennaio 2012 – ore 9.00-19.30
Sala Conferenze

ingresso libero all'evento

Ridurre i conflitti interculturali 
attraverso il patrimonio 

Al Museo Pigorini i migranti del mondo si incontrano per dialogare
 
Museo Pigorini: Testa di marionetta, Mali
 


Quale è il luogo migliore per ridurre i conflitti interculturali? Un museo come il “Pigorini” che conserva le più antiche e importanti collezioni etnografiche extraeuropee, è sicuramente un luogo “democratico” dove potersi incontrare per dialogare. Qui, migranti, provenienti da varie parti del mondo ed i figli dei migranti nati in Italia, si incontrano per dialogare grazie al progetto europeo READ-ME “[S]oggetti migranti”. Nel 2010 il Museo Pigorini ha assunto il ruolo di capofila del progetto con lo scopo di rimettere in gioco l’eredità culturale nostra e delle altre culture attraverso l’incontro con le collezioni del museo. 

Nello spirito del progetto di collaborazione tra museo e migranti, in vista della  grande mostra che si terrà a Roma a settembre 2012, è stato costituito un gruppo di lavoro composto dai curatori del Museo Pigorini e da rappresentanti delle associazioni della diaspora africana (associazioni Buudu Africa e Kel'Lam onlus), asiatica (AssoCina - Associazione dei Cinesi di seconda generazione), americana (Comunidad Peruana de Roma e Comunidad Católica Mexicana de Roma). Collaborano al progetto, tra gli altri lo scrittore Marco Wong (nato in Italia da genitori cinesi) il poeta Ndjock Ngana (nato in Camerun, vive in Italia da trent'anni).

Il Museo “L. Pigorini” è impegnato nella rete europea denominata READ-ME - Réseau européen des Associations de Diasporas Musées d’Ethnographie dal 2007. Ne fanno parte altri prestigiosi musei etnologici d'Europa, quali il Musée Royal de l’Afrique Centrale di Bruxelles, il Musée du Quai Branly di Parigi, il Museum für Völkerkunde di Vienna.

I quattro musei partner organizzano giornate di studio e di scambio di esperienze. Nei giorni 20-22 gennaio 2012 è previsto al Museo Pigorini un laboratorio tecnico-scientifico incentrato sul valore simbolico degli oggetti e sul loro utilizzo contemporaneo. 

Sabato 21 gennaio 2012, dalle 9,00-19,30 il progetto viene presentato al pubblico.

Le fasi principali del laboratorio sono due: l'adozione da parte dei migranti di oggetti del patrimonio del Museo Pigorini, scelti per la loro rappresentatività e importanza culturale, e la valorizzazione degli stessi a partire dalle storie personali dei migranti. 

La mostra [S]oggetti migranti, in corso di preparazione, che verrà inaugurata il 20 settembre 2012, è il risultato di questa processo collaborativo, e avrà l’obiettivo di presentare le collezioni del museo Pigorini attraverso lo sguardo e le voci dei migranti. 

«Dopo un anno di attività – afferma il coordinatore del progetto europeo READ-ME, Vito Lattanzi del Museo Pigorini – da quando è partito il forum di confronto per rinforzare i legami di collaborazione tra le associazioni dei migranti e il museo etnografico, abbiamo investito sulle importanti risorse umane delle popolazioni migranti per proporre al pubblico del museo un “altro“ sguardo sulle collezioni che il Museo Pigorini possiede, al fine di proporre una piattaforma di confronto e di dialogo sui temi dell’immigrazione e della cittadinanza attiva, mediante una migliore conoscenza del ruolo del museo e del patrimonio culturale. Il percorso di valorizzazione degli oggetti culturali, appartenenti alla cultura d’origine dei migranti, punta a favorire nel pubblico e nelle nuove generazioni la presa di coscienza del patrimonio come veicolo di appartenenza e di pacifica convivenza e allo stesso tempo consolida la funzione del museo etnografico come istituto democratico che permette di ridurre le fratture sociali causate dai conflitti interculturali». 
 

Simbdea, società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici.

c/o Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Piazzetta Antonio Pasqualino 5 - 90133 Palermo

CF: 03251180406
e-mail: segreteria@simbdea.it

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