La musica della nostalgia Omaggio alle tradizioni popolari tra Italia e Cina

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL LAZIO

SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DEL LAZIO

 

COMUNICATO STAMPA

 

La musica della nostalgia

Omaggio alle tradizioni popolari tra Italia e Cina

Martedì 15 dicembre 2009

dalle ore 15.00 alle 19.00

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a

Roma

 

 

      La Soprintendente Anna Imponente, nell’ottica di valorizzare il vasto patrimonio etnoantropologico tutelato dall’Istituto, ha progettato per il prossimo 15 dicembre, presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma,  una iniziativa dedicata alla musica popolare. L’evento, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Regione Lazio, dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport del Comune di Roma e dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, nasce con lo scopo di presentare al pubblico un’importante collezione di strumenti antichi cinesi del Museo, sottolineandone l’appartenenza alle tradizioni musicali, indagate come profonde radici culturali dell’identità dei popoli.

L’esposizione comprende strumenti tipici della musica popolare cinese provenienti da diverse aree geografiche della Cina e appartenenti a differenti epoche storiche: il pi’pa, l’er-hu, lo zheng, il di, il yue-qin, lo sheng, etc. Per l’occasione la raccolta di strumenti sarà accompagnata da pannelli didattici che descriveranno la storia della musica tradizionale della Cina, l’incontro delle musiche folcloriche delle cinquantasei nazioni in Cina, le caratteristiche degli strumenti ed i contesti nei quali venivano suonati.

L’evocativo titolo di “La musica della nostalgia” comprende un ricco programma che va dalla esposizione di strumenti, con la possibilità di ascoltare e visionare materiali audiovisivi, alla esecuzione etnomusicale dal vivo.

Il tema italiano dell’evento riguarda la musica popolare del Lazio meridionale, in particolare quella eseguita dagli zampognari e dai pifferai, e la musica tradizionale abruzzese, offrendone un interessante parallelo con la musica popolare cinese che evidenza l’unione tra l’essere umano e la natura.

I concerti saranno eseguiti da differenti gruppi di musicisti, esponenti di due diverse modalità di rapporto con la musica folclorica: uno che continua la viva tradizione degli antenati e l’altro che la rivisita attraverso lo studio dei testi. Si tratta di singoli musicisti, tra i quali l’uomo orchestra, appartenenti alle comunità agropastorali, artigiane ed operaie provenienti da Villa Latina in provincia di Frosinone, o dal territorio circostante, ed il gruppo abruzzese DisCanto, che ripropone brani di musica popolare documentati attraverso un lavoro di ricerca sul territorio.

Il territorio di Villa Latina riveste una notevole importanza perché sede, dalla seconda meta del ‘700, di un artigianato di costruzione delle zampogne e di altri strumenti a fiato tradizionali, con caratteristiche organologiche e di emissione sonora tipiche ed esclusive dell’ area. A Villa Latina è in allestimento il Museo laboratorio della zampogna della Regione Lazio. Villa Latina, dunque, ed altri paesi della Valle di Comino e del Lazio meridionale, sono noti agli etnomusicologi come sedi di una notevole attitudine musicale, diffusa nell’ambito delle comunità agropastorali. L’abilità nell’esecuzione di brani musicali con strumenti tradizionali, quali la zampogna, il piffero, l’organetto, la fisarmonica, già nota per il passato, si riscontra oggi estesa anche alle giovani generazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con questi strumenti i musicisti popolari eseguivano ed eseguono ancora oggi brani del repertorio tradizionale in diverse occasioni, dalle celebrazioni festive di carattere religioso, ai pellegrinaggi, alle feste familiari, alle riunioni conviviali. Ciò che caratterizza maggiormente questa produzione musicale, è la tradizione delle novene, con la ben nota coppia di pifferaio e zampognaro. Spingendosi prevalentemente verso il territorio della Campania, o in direzione della capitale, i musicisti percorrono, nel periodo prenatalizio, numerosi paesi, recandosi per nove giorni consecutivi presso quelle famiglie che hanno prenotato la novena, una esecuzione musicale legata al tema del Natale.

Il gruppo DisCanto si riunisce attorno alla figura di Michele Avolio da oltre trenta anni cantore e custode della tradizione popolare abruzzese. Il materiale di ricerca utilizzato, in parte ereditato dal gruppo musicale "Vico del Vecchio", attivo dal 1976 al 1995, viene riproposto in una originale forma che fonde arie, testi ed espressioni della tradizione orale con le sonorità di strumenti quali chitarra, bouzouki, mandola, violino, violoncello, fisarmonica, percussioni, clarinetti, zampogna. Il repertorio include: canti tradizionali abruzzesi, canti tradizionali del meridione italiano, canzoni d'autore in dialetto abruzzese.

Nelle sale del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali sarà esposta per  l’occasione anche una serie di zampogne e pifferi, provenienti dal Museo della Zampogna di Villa Latina. Nel corso della manifestazione del 15 dicembre sarà effettuata una visita guidata alla mostra stessa.

La parte dedicata alla musica popolare del Lazio meridionale e la guida, contenente testi ed immagini relativi ai temi storico-antropologici della manifestazione, hanno la cura scientifica di Elisabetta Silvestrini, della Soprintendenza BSAE del Lazio e di Antonello Ricci dell’Università La Sapienza di Roma.

Yuqing Hu ha curato i testi e la scelta delle musiche tradizionali cinesi, che durante la mostra sarà possibile ascoltare nelle sale del Museo, eseguite con gli strumenti esposti. Le musiche, di cui alcune composte circa duemila anni fa (La Cascata dalle Montagne), evocano serate primaverili nel sud della Cina (Luna e fiori nel fiume primaverile), descrivono la gioia dei pescatori al lavoro e i movimenti dei remi nell’acqua (Canzoni serali dei pescatori), narrano dell’incontro passionale di una coppia d’innamorati rimasti separati per lungo tempo (L’incontro felice). Allegre o malinconiche, le melodie sono interpretazioni moderne della musica folclorica cinese, tra le quali sarà presente anche La Luna riflette nell’Erquan composta dal musicista popolare Hua Yanjun e suonata con ler-hu, strumento presente in mostra.

In apertura all’evento sarà proiettato nell’Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali un video-documentario sulla musica del Guqin, strumento originario di oltre duemila anni fa il cui suono melodioso e appassionato è evocativo dell’unione tra l’uomo e la natura.

 

 

Tipo iniziativa: musica folclorica ed esposizione di strumenti musicali; si presenta per la prima volta la catalogazione degli strumenti musicali cinesi del Museo ed una ricerca etnoantropologica.

Luogo: Roma,Museo Nazionale degli Strumenti Musicali,Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 9 A

Data:  15 dicembre 2009,  Mostra fino al 20 gennaio 2010

h 15 visita guidata alla mostra

h 16 presentazione dell’evento

h 16 e 30 musica cinese in video

h 17 concerto dal vivo dei musicisti di Villa Latina

h 18 concerto dal vivo del gruppo DisCanto

h 19 saluto augurale della Soprintendente nel foyer

 

 

Ufficio Stampa Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio:  Antonella D’Ambrosio

ROMA Piazza San Marco, 49 00186  tel. 0669674232  fax 0669674210   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   

 

Simbdea, società italiana per la museografia e i beni demoetnoantropologici.

c/o Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Piazzetta Antonio Pasqualino 5 - 90133 Palermo

CF: 03251180406
e-mail: segreteria@simbdea.it

h5zw4i - 0pzoxg - mjthr6 - ir3699 - q4ggna - s9x48b - gdf2xf - uv8vx4